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DECRETO PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA 2 settembre 1999, n. 348
G.U.R.I. 12 ottobre 1999, n. 240
Regolamento recante norme tecniche concernenti gli studi di impatto ambientale per talune categorie di opere.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti l'articolo 87 della
Costituzione;
Vista la direttiva del Consiglio
delle Comunità europee n. 85/337/CEE del Consiglio del 27 giugno 1985,
concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti
pubblici e privati;
Vista la legge 8 luglio 1986, n.
349;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377, e successive modifiche ed
integrazioni;
Visto il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 4 del 5 gennaio 1989;
Visto il decreto del Presidente
della Repubblica 11 febbraio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del
27 marzo 1998, recante disposizioni integrative al decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n. 377;
Visto l'articolo 17, comma 1, della
legge 23 agosto 1988, n. 400;
Visto l'articolo 1, comma 1, lettera
ii), della legge 12 gennaio 1991, n. 13;
Vista la preliminare deliberazione
del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 9 aprile 1999;
Sentita la Conferenza permanente per
i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano
in data 6 maggio 1999;
Udito il parere del Consiglio di
Stato, espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza
del 7 giugno 1999;
Vista la deliberazione del Consiglio
dei Ministri, adottata nella riunione del 29 luglio 1999;
Sulla proposta del Ministro
dell'ambiente;
EMANA
il seguente regolamento:
Art. 1
1. Le norme tecniche concernenti la
redazione degli studi di impatto ambientale per ciascuna categoria di opere di
cui all'articolo 1, comma 1, lettere da n) ad u), del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377, così come modificato dal
decreto del presidente della Repubblica 11 febbraio 1998, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 27 marzo 1998, n. 72, sono definiti nell'allegato I che
fa parte integrante del presente regolamento che modifica e integra l'allegato
III del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 1989.
Il presente decreto, munito del
sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi
della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di
farlo osservare.
Dato a Roma, addì 2 settembre 1999
CIAMPI
D'ALEMA,
Presidente del
Consiglio dei Ministri
RONCHI,
Ministro dell'ambiente
Visto, il Guardasigilli:
DILIBERTO
Registrato alla Corte dei conti il 5
ottobre 1999
Atti di Governo, registro n. 117,
foglio n. 23
ALLEGATO I
Con riferimento alle categorie di
opere di cui all'articolo 1, comma 1, lettere da n) ad u), del decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377, le
disposizioni di cui agli articoli 3, 4 e 5 del decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988, sono così specificate ed integrate:
1. Oleodotti e gasdotti di lunghezza
superiore a 40 km e diametro superiore o uguale a 800 mm, esclusi quelli
disciplinati dal decreto del Presidente della Repubblica 18 aprile 1994, n. 526.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di
settore e di area, per gli aspetti relativi a:
quadro del mercato comunitario del
gas naturale;
quadro del mercato interno
dell'energia elettrica;
problematiche relative alla
situazione del clima globale;
l'inquinamento atmosferico
transfrontaliero a lunga distanza;
piani energetici nazionale e
regionale;
eventuali altri strumenti di
programmazione e di finanziamento nazionali o internazionali;
piani regionali di sviluppo
industriale;
piani regionali per il trasporto;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici o piani
urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n. 183/1989;
strumenti urbanistici locali;
eventuali piani di sviluppo delle
reti tecnologiche;
aree naturali protette nazionali e
regionali; siti di interesse comunitario;
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione, che si
applicano alle tecnologie impiegate nella fase di costruzione ed in quella di
esercizio dell'attività, con riferimento in particolare alla tutela della
qualità dell'aria, alla tutela delle acque, all'utilizzo e trasporto di sostanze
infiammabili, esplosive o tossiche, alla sicurezza degli impianti in oggetto,
allo smaltimento dei rifiuti;
piano di inserimento ambientale;
criteri utilizzati nelle scelte del
tracciato, raffrontando e motivando la soluzione prescelta con quelle delle
alternative, con particolare riferimento all'occupazione dei suoli e all'uso
delle risorse, alle migliori tecnologie disponibili, alla tecnologia di
movimentazione dei prodotti; ed alle migliori pratiche per la progettazione in
campo ambientale, in relazione a:
insediamenti abitativi e
residenziali;
insediamenti industriali;
intersezione con strade, ferrovie,
vie navigabili e altre infrastrutture di trasporto;
aspetti geologici, geomorfologici,
idrologici;
attività agricole e forestali;
insiemi paesaggistici interessati;
elementi di particolare rilievo paesaggistico e naturalistico, secondo la
vigente normativa; aree interessate da presenze archeologiche, architettoniche e
storiche; criteri di progettazione adottati con riferimento al rischio sismico,
al rischio idrogeologico e ai processi di assestamento a lungo termine del
terreno;
descrizione degli elementi
costruttivi rilevanti della condotta, delle apparecchiature di movimentazione
dei prodotti e degli eventuali sistemi di servizio;
descrizione relativa al quadro
d'insieme degli impianti industriali e delle infrastrutture civili esistenti,
rilevanti per il progetto in esame, nel territorio interessato (tracciati,
caratteristiche, condizioni tecniche e di utilizzo) per poter valutare
l'eventuale razionalizzazione del sistema delle infrastrutture;
descrizione delle infrastrutture
civili e industriali funzionalmente connesse di trasporto dei prodotti e di
servizio (stoccaggi, terminali portuali e ferroviari ed elettrodotti), con
indicazione delle portate e delle caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze
movimentate nelle condizioni normali di esercizio; degli eventuali sistemi
ausiliari di additivazione previsti, con indicazione delle quantità e
caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze ausiliarie o additivanti
utilizzate;
descrizione delle condizioni
operative dei sistemi destinati alla prevenzione delle varie forme di
inquinamento (contenimento, abbattimento delle emissioni di inquinanti
dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e smaltimento dei
rifiuti solidi, riduzione di rumori, vibrazioni, odori, ecc.) e dei sistemi di
monitoraggio;
indicazione dei quantitativi dei
prodotti movimentati annualmente e del consumo o utilizzo di materie prime, di
energia e di risorse naturali;
ogni altra informazione specifica
relativa a particolari tecnologie di manipolazione dei prodotti movimentati o
all'uso dei materiali impiegati nello specifico impianto;
caratteristiche e quantità di
emissione di metano e di altre sostanze in atmosfera e di effluenti liquidi
dall'opera in progetto e di quelle funzionalmente connesse;
analisi dei possibili
malfunzionamenti di sistemi e degli incidenti con possibili ripercussioni di
carattere ambientale (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e nocive,
tossiche e/o infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, esplosioni e incendi,
interruzioni di attività, ecc.) con individuazione in termini quantitativi
(quantità, portate di rilascio, durata, ecc.) delle possibili cause di
perturbazione nei confronti delle componenti ambientali definite; descrizione
dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi);
predisposizioni per situazioni di emergenza;
tipo e durata prevedibile degli
eventuali lavori di smantellamento, con indicazione di eventuali residui
aeriformi, liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di
riutilizzo dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti
esistenti;
piani di bonifica, risanamento e
ripristino con riferimento alla fase di messa in opera e di smantellamento;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988. In particolare dovranno essere approfonditi, quantificati, ove
possibile mediante l'uso di modelli, e descritti con carte tematiche specifiche,
i seguenti aspetti:
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati da rotture incidentali delle opere;
frammentazione significativa dell'ambiente attraversato, con potenziale
pregiudizio degli assetti ecosistemici e fruitivi;
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
contributi all'inquinamento
atmosferico locale e regionale;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di mitigazione dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste;
indagine sulla vulnerabilità degli
acquiferi all'inquinamento.
2. Stoccaggio di prodotti chimici e
petrolchimici con capacità complessiva superiore a 80.000 m³; stoccaggio
superficiale di gas naturali con una capacità complessiva superiore a 80.000 m³;
stoccaggio di prodotti di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva
superiore a 40.000 m³; stoccaggio di prodotti petroliferi liquidi di capacità
complessiva superiore a 80.000 m³.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di
settore e di area, per gli aspetti relativi a:
produzione di composti che
danneggiano la fascia stratosferica di ozono;
problematiche relative alla
situazione del clima globale;
l'inquinamento atmosferico
transfrontaliero a lunga distanza;
piani nazionali del settore
interessato;
piani energetici nazionale e
regionale;
eventuali altri strumenti di
programmazione e di finanziamento nazionali o internazionali;
piani regionali e provinciali dei
trasporti;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici o piani
urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n. 183/1989;
piani d'area regionali per aree ad
elevata concentrazione di attività industriali a rischio di incidente rilevanti;
piani regionali per lo sviluppo
industriale;
strumenti urbanistici locali;
aree naturali protette nazionali e
regionali; siti di interesse comunitario;
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione, che si
applicano alle tecnologie impiegate nella fase di costruzione ed in quella di
esercizio dell'attività, con riferimento in particolare alla tutela della
qualità dell'aria, alla tutela delle acque, all'utilizzo e trasporto di sostanze
infiammabili, esplosive o tossiche, alla sicurezza degli impianti di stoccaggio,
allo smaltimento dei rifiuti, alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti
ed alla predisposizione delle relative misure compensative;
piano di inserimento ambientale;
criteri delle scelte, anche di tipo
localizzative, raffrontando e motivando la soluzione prescelta con quelle delle
alternative, con particolare riferimento all'occupazione dei suoli e all'uso
delle risorse, alle migliori tecnologie disponibili ed alle migliori pratiche
per la progettazione in campo ambientale, in merito alla tecnologia dei sistemi
di stoccaggio dei prodotti, dei combustibili e dei rifiuti; dei sistemi di
contenimento dei rilasci; dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti
in atmosfera e di trattamento degli effluenti liquidi;
criteri di progettazione adottati
con riferimento al rischio sismico e al rischio idrogeologico;
descrizione dei sistemi di
stoccaggio con indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche dei
prodotti immagazzinati; dei sistemi di carico e scarico con indicazione delle
quantità e caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze manipolate nelle
condizioni normali di esercizio; dei sistemi di sicurezza prospettati per
minimizzare gli spandimenti accidentali e per il trattamento in sicurezza dei
medesimi; degli eventuali sistemi di additivazione con indicazione delle
quantità e caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze additivanti
utilizzate;
descrizione delle condizioni
operative dei sistemi destinati alla prevenzione delle varie forme di
inquinamento (contenimento dei rilasci, abbattimento delle emissioni di
inquinanti dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e
smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori, vibrazioni, odori, ecc.) e
dei sistemi di monitoraggio;
descrizione delle infrastrutture
civili e industriali funzionalmente connesse di trasporto dei prodotti e di
servizio (terminali portuali, ferroviari e stradali, oleodotti, gasdotti ed
elettrodotti);
indicazione dei quantitativi dei
prodotti movimentati annualmente e del consumo o utilizzo di materie prime, di
energia e di risorse naturali;
ogni altra informazione specifica
relativa a particolari tecnologie di manipolazione dei prodotti stoccati o
all'uso dei materiali impiegati nello specifico impianto;
caratteristiche e quantità delle
emissioni in atmosfera e effluenti liquidi;
analisi dei possibili
malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di
carattere ambientale e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e
nocive, tossiche e/o infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, rilasci di
radioattività, esplosioni e incendi, interruzioni di attività, ecc.) e degli
incidenti durante la movimentazione di sostanze pericolose, con individuazione
in termini quantitativi (quantità, portate di rilascio, tempi di reazione,
durata, aree d'impatto, scenari incidentali, ecc.) delle possibili cause di
perturbazione nei confronti delle componenti ambientali e antropiche definite;
descrizione dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi);
predisposizioni per situazioni di emergenza;
tipo e durata prevedibile degli
eventuali lavori di smantellamento, con indicazione di eventuali residui
acriformi, liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di
riutilizzo dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti
esistenti;
piani di bonifica, risanamento e
ripristino con riferimento alla fase di messa in opera e di smantellamento;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile, mediante l'uso di modelli, e
descritti con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
contributi all'inquinamento
atmosferico locale e regionale anche attraverso processi evaporativi;
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
di scorrimento superficiale o da rotture accidentali delle strutture di
contenimento impatti legati al traffico indotto (inquinamento atmosferico al
suolo, rumore, fattori di rischio);
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione, all'esercizio ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di mitigazione dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste;
impatti collegati alla eventuale
esigenza di stabilire vincoli specifici nell'ambito degli strumenti di
pianificazione dell'uso del territorio circostante l'insediamento;
indagine sulla vulnerabilità degli
acquiferi all'inquinamento.
3. Impianti termoelettrici con
potenza elettrica complessiva superiore a 50 MW e potenza termica inferiore a
300 MW, con esclusione di quelli con potenza termica fino a 300 MW di cui agli
accordi di programma previsti dall'articolo 22, comma 11, del decreto
legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di
settore e di area, quali ad esempio:
la direttiva in materia di mercato
interno dell'energia elettrica e successive determinazioni a livello nazionale,
la direttiva comunitaria sul mercato comunitario del gas naturale, la
convenzione quadro sui cambiamenti climatici e conseguenti piani nazionali di
contenimento delle emissioni, la convenzione di Ginevra sull'inquinamento
atmosferico transfrontaliero a lunga distanza e suoi protocolli attuativi;
piano energetico nazionale;
piani dei trasporti e della
viabilità nell'area interessata;
piani regionali e provinciali di
gestione dei rifiuti;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale;
piani territoriali e paesistici o
piani urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n.
183/1989, piani di sviluppo per le attività industriali;
strumenti urbanistici locali;
eventuali altri strumenti di
programmazione e di finanziamento;
aree naturali protette nazionali e
regionali; siti di interesse comunitario;
eventuali vincoli ai sensi della
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione, che si
applicano alle tecnologie impiegate nei processi produttivi e di costruzione,
con riferimento in particolare alla tutela della qualità dell'aria, alla tutela
delle acque, alle radiazioni ionizzanti, all'utilizzo e al trasporto di sostanze
infiammabili, esplosive o tossiche, alla sicurezza degli impianti, allo
smaltimento dei rifiuti;
criteri e motivazioni delle scelte,
anche localizzative, raffrontando e motivando la soluzione prescelta con quelle
delle alternative, in merito alla tecnologia del ciclo termico, dei sistemi di
contenimento ed abbattimento degli inquinanti nelle emissioni in atmosfera e
negli effluenti liquidi, delle modalità e destinazione dei rifiuti solidi e dei
sottoprodotti e del loro recupero o riciclaggio, con riferimento alle norme e
disposizioni di cui sopra ed eventuali norme tecniche di settore, nonchè alla
valutazione delle migliori tecnologie disponibili;
criteri e modalità per la
minimizzazione delle emissioni in atmosfera (di polveri, microinquinanti e
odori) dovute alla gestione dei combustibili ed ai processi di combustione;
criteri e modalità per lo stoccaggio
e la gestione dei combustibili;
criteri e motivazioni delle scelte
in caso di co-combustione; ripartizione percentuale, caratterizzazione dei
combustibili, condizioni e modalità operative;
descrizione dei sistemi produttivi e
di processo, con particolare riferimento al sistema di generazione di vapore e/o
calore, al sistema di raffreddamento della centrale, ai sistemi destinati alla
prevenzione delle varie forme di inquinamento (abbattimento delle emissioni di
inquinanti dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e
smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori e vibrazioni, ecc.) ed ai
sistemi di monitoraggio;
descrizione dell'utilizzo di materie
prime e di risorse naturali, con particolare riguardo alla descrizione dei
criteri per la minimizzazione della sottrazione di acque di superficie o di
falda, mediante confronto tra scelte progettuali alternative, con specifica
individuazione delle possibilità di massimizzare il ricircolo all'interno del
processo;
descrizione delle infrastrutture
elettriche e degli elettrodotti, connessi con l'intervento proposto, delle
infrastrutture civili e infrastrutture di trasporto e stoccaggio dei
combustibili e di altri materiali di processo o di servizio (terminali portuali,
carbonili, depositi, oleodotti, gasdotti o altri sistemi lineari di trasporto di
materiali) con l'evidenziazione delle relazioni funzionali delle reti
tecnologiche con l'esercizio dell'impianto e delle modificazioni sostanziali del
sistema rispetto allo stato attuale e con particolare riguardo agli spazi
interessati da significative alterazioni del campo elettromagnetico;
modifiche e/o integrazioni al
sistema di reti tecnologiche funzionali all'esercizio dell'impianto;
documentazione in cui, sulla base di
valutazioni ingegneristiche, siano riportati: a) i calcoli relativi ai
rendimenti termici ed elettrici, parziali e totali, congruenti con i valori
garantiti dai fornitori di apparecchiature di processo, per ogni tipologia di
combustibile usato; b) bilanci di materia e di energia globali per ogni
tipologia di combustibile, a carico minimo e di progetto; c) bilanci di materia
e di energia specifici per le unità di abbattimento fumi e di trattamento dei
rifiuti (liquidi e solidi);
emissioni di gas serra e di sostanze
che danneggiano lo strato di ozono-stratosferico;
caratteristiche e quantità di
emissioni in atmosfera e effluenti liquidi;
analisi dei possibili
malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di
carattere ambientale e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e
nocive sul suolo, infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, esplosioni e
incendi, interruzioni di attività, ecc.), nonchè delle possibilità di incidenti
durante trasporti pericolosi, con individuazione in termini quantitativi
(quantità, tassi di fuga, tempi di reazione, durata, ecc.) delle possibili cause
stimate di perturbazione nei confronti delle componenti ambientali definite;
descrizione dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi);
predisposizioni per situazioni di emergenza;
tipo e durata prevedibile degli
eventuali lavori di smantellamento, con l'indicazione dei residui atmosferici,
liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di riutilizzo
dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti esistenti; piani
di bonifica e risanamento; recupero a fini naturalistici;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti
con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
contributi all'inquinamento
atmosferico locale e regionale;
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
usate;
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
di scorrimento superficiale;
impatti connessi allo smaltimento
dei rifiuti di vario tipo;
impatti legati alla produzione di
rumori da parte delle attività previste sul sito;
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di contenimento dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste.
4. Impianti per la produzione
dell'energia idroelettrica con potenza di concessione superiore a 30 MW incluse
le dighe ed invasi direttamente asserviti.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di
settore e di area:
piani energetici nazionale e
regionale;
piani di bacino;
piano agricolo nazionale;
piano generale degli acquedotti;
piani dei trasporti;
programmi regionali settoriali;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale;
piani territoriali e paesistici o
piani urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n.
183/1989, piani per le attività industriali;
strumenti urbanistici locali;
eventuali altri strumenti di
programmazione e di finanziamento;
aree naturali protette nazionali e
regionali; siti di interesse comunitario;
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
A) Impianto idroelettrico:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e salute della popolazione, che si applicano
alle tecnologie impiegate nel processo produttivo e di costruzione, con
riferimento in particolare alla tutela delle acque, degli alvei fluviali e
relative fauna, flora e vegetazione;
descrizione del sistema di
generazione di elettricità;
descrizione dell'utilizzo di materie
prime e di risorse naturali, con riguardo particolare alla sottrazione di acque
di superficie o di falda e dell'eventuale diversa destinazione, a valle
dell'impianto, rispetto alla situazione attuale;
descrizione delle infrastrutture
elettriche, degli elettrodotti e delle infrastrutture civili con la
documentazione attestante il rispetto della normativa vigente;
ogni altra informazione specifica
relativa al sistema di produzione, in relazione alle condizioni ambientali
esistenti nel sito proposto per l'insediamento; si segnala, in particolare, la
problematica della qualità delle acque scaricate in alveo;
analisi dei possibili
malfunzionamenti del sistema con possibili ripercussioni di carattere ambientale
e sull'uomo (rilasci incontrollati di acqua); descrizione dei sistemi preventivi
e protettivi (interventi attivi e/o passivi); predisposizioni per situazioni di
emergenza;
tipo e durata prevedibile degli
eventuali lavori di smantellamento, con l'indicazione dei residui liquidi o
solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di riutilizzo
dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti esistenti; linee
del recupero a fini naturalistici;
andranno altresì individuate qualità
e, ove possibile, quantità dei materiali da portare alle discariche, sia in fase
di costruzione che nell'eventuale fase di smantellamento, localizzando di
massima le stesse e prevedendo le modalità tecniche a cui dovrà attenersi
l'appaltatore per la sistemazione delle stesse;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali.
B) Opere di derivazione e adduzione
dell'acqua all'impianto idroelettrico:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente, che si applicano alle tecnologie impiegate
nel processo di costruzione;
nella descrizione del progetto
saranno giustificate le scelte di tracciato raffrontando e motivando la
soluzione prescelta con quelle delle alternative, evidenziando le motivazioni
della scelta suddetta in base a parametri di carattere tecnico, economico ed
ambientale, con riferimento in particolare a:
tracciato e profili;
soluzioni tipologiche (galleria,
scavo, raso) e loro relative interrelazioni;
andranno altresì individuate qualità
e, ove possibile, quantità dei materiali da portare alle discariche,
localizzando di massima le stesse e prevedendo le modalità tecniche a cui dovrà
attenersi l'appaltatore per la sistemazione delle stesse;
analisi dei possibili
malfunzionamenti delle opere con possibili ripercussioni di carattere ambientale
(rilasci incontrollati di acqua, rottura o cedimento della condotta forzata);
descrizione dei sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi);
predisposizioni per situazioni di emergenza;
tipo e durata prevedibile degli
eventuali lavori di smantellamento, con l'indicazione dei residui prodotti;
descrizione di eventuali possibilità di riutilizzo delle opere per altre
finalità; linee dei piani di bonifica e di risanamento, progetto di ripristino
dei siti;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali.
C) Dighe ed invasi direttamente
asserviti:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e salute della popolazione, che si applicano
nella fase di costruzione e durante l'esercizio dell'impianto, con riferimento
in particolare alla tutela delle acque, alla sicurezza degli impianti, allo
smaltimento dei sedimenti di fondo;
nella descrizione del progetto
saranno giustificate le scelte del tipo di sbarramento e delle opere connesse,
evidenziando le motivazioni della scelta suddetta in base a parametri di
carattere tecnico, economico ed ambientale, con riferimento in particolare a:
tracciato e profili;
soluzioni tipologiche (galleria,
scavo, raso) e loro relative interrelazioni;
raffronto con le possibili
alternative idonee al conseguimento degli obiettivi a base del progetto;
localizzazione dello sbarramento e
dell'invaso in relazione alle caratteristiche geologiche, geotecniche e
sismotettoniche del sito;
soluzione tipologica dello
sbarramento e delle opere connesse e loro relative interrelazioni;
in base alle caratteristiche
geomorfologiche, climatiche, agricole e antropiche dell'area del bacino
afferente sarà indicata una stima dell'apporto solido nell'invaso e delle sue
caratteristiche fisico-chimiche, insieme con la previsione delle eventuali
azioni da intraprendere durante l'esercizio dell'impianto per mantenerne
l'efficienza, e in relazione alla qualità delle acque derivate e scaricate; sarà
indicato il presumibile regime di esercizio dell'invaso in relazione alle utenze
da soddisfare e alle prevedibili entità dei cicli di svaso e invaso e alle
conseguenze sulla fruibilità e sulla stabilità delle sponde;
verranno presentati i risultati
ottenuti con lo studio dell'ipotesi di collasso dello sbarramento;
saranno fornite le indicazioni circa
le cave disponibili in base alla normativa vigente ed utilizzabili per quanto
riguarda la loro caratterizzazione geologica e potenzialità; nel caso di cave
esclusivamente aperte ed utilizzate in funzione dei lavori in questione, saranno
precisate le modalità tecniche a cui dovrà attenersi l'appaltatore per il
risanamento delle cave stesse dopo la loro utilizzazione;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali.
Per quanto riguarda la fase di
costruzione, saranno forniti gli elementi atti ad individuare i principali
impatti prevedibili, indicando altresì le prescrizioni da inserire nei progetti
esecutivi e nei capitolati di oneri per il contenimento di tali impatti e per il
risanamento ambientale.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti
con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
alterazioni dei flussi idrici
superficiali e relative conseguenze sui deflussi minimi vitali;
alterazione dei flussi idrici
sotterranei, sia a monte che a valle dell'invaso;
alterazione negli usi delle risorse
idriche;
relazione idrologica, contenente la
ricostruzione del regime idrologico alla sezione di presa (portate medie e di
massima piena con assegnato tempo di ritorno, sia come portata liquida che come
portata solida, condizioni di moto della corrente - alveo con condizioni di moto
fluviale o torrentizio - e degli effetti di erosione e deposito in alveo), con
particolare attenzione ai dati pluviometrici ed al calcolo del coefficiente di
deflusso e dei parametri caratteristici del bacino di alimentazione, utilizzati
in ingresso alle elaborazioni;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici sui versanti interessati dalle opere e dal nuovo invaso;
possibili induzioni di processi
erosivi su sponde fluviali a valle o sulle coste marine causate dalla riduzione
del trasporto solido del corso d'acqua in oggetto;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
frammentazione significativa
dell'ambiente attraversato, con potenziale pregiudizio degli assetti
ecosistemici e fruitivi;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di migliore inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di contenimento dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste.
5. Stoccaggio di prodotti
combustibili solidi con capacità complessiva superiore a 150.000 t.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di
settore e di area, per gli aspetti relativi a:
quadro del mercato comunitario del
gas naturale;
problematiche relative alla
situazione del clima globale;
l'inquinamento atmosferico
transfrontaliero a lunga distanza;
piani nazionali del settore
interessato;
piani energetici nazionale e
regionale;
eventuali altri strumenti di
programmazione e di finanziamento nazionali o internazionali;
piani regionali e provinciali dei
trasporti;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici o piani
urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n. 183/1989;
piani d'area regionali per aree ad
elevata concentrazione di attività industriali a rischio di incidente rilevanti;
piani regionali per lo sviluppo
industriale;
strumenti urbanistici locali;
aree naturali protette nazionali e
regionali; siti di interesse comunitario;
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione, che si
applicano alle tecnologie impiegate nei processi di costruzione, con riferimento
in particolare alla tutela della qualità dell'aria, alla tutela delle acque,
all'utilizzo e trasporto di prodotti combustibili solidi, alla sicurezza
dell'impianto di stoccaggio, allo smaltimento dei rifiuti, alla prevenzione dei
rischi di incidenti rilevanti ed alla predisposizione delle relative misure
compensative;
criteri delle scelte, raffrontando e
motivando la soluzione prescelta con quelle delle alternative, con particolare
riferimento all'occupazione dei suoli e all'uso delle risorse, alle migliori
tecnologie disponibili ed alle migliori pratiche per la progettazione in campo
ambientale, in merito alla tecnologia dei sistemi di stoccaggio dei combustibili
solidi e dei rifiuti; dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti in
atmosfera e di trattamento degli scarichi idrici; dei sistemi di trattamento,
condizionamento e smaltimento dei rifiuti solidi; delle ipotesi di recupero e
riciclaggio dei rifiuti;
criteri di progettazione adottati
con riferimento al rischio sismico e al rischio idrogeologico;
descrizione dei sistemi di
stoccaggio con indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche dei
prodotti immagazzinati; dei sistemi di carico e scarico con indicazione delle
quantità e caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze manipolate nelle
condizioni normali di esercizio; dei sistemi di sicurezza prospettati per
minimizzare gli spandimenti accidentali e per il trattamento in sicurezza dei
medesimi; descrizione degli eventuali sistemi ausiliari previsti, con
indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze
ausiliarie utilizzate;
descrizione delle condizioni
operative dei sistemi destinati alla prevenzione delle varie forme di
inquinamento (contenimento dei rilasci, abbattimento delle emissioni di
inquinanti dell'aria, interventi di depurazione degli scarichi idrici,
trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori, vibrazioni,
odori, ecc.) e dei sistemi di monitoraggio;
descrizione delle infrastrutture
civili e industriali funzionalmente connesse di trasporto di combustibili solidi
e di servizio (terminali portuali, ferroviari e stradali, condotte di trasporto
ed elettrodotti);
indicazione dei quantitativi di
combustibili solidi movimentati e del consumo o utilizzo di materie prime, di
energia e di risorse naturali; ogni altra informazione specifica relativa a
particolari tecnologie di processo o all'uso dei materiali impiegati nello
specifico impianto;
caratteristiche e quantità emissioni
in atmosfera e effluenti liquidi;
analisi dei possibili
malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di
carattere ambientale e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e
nocive, tossiche e/o infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, esplosioni e
incendi, interruzioni di attività, ecc.) e degli incidenti durante la
movimentazione di sostanze pericolose, con individuazione in termini
quantitativi (quantità, portate di rilascio, tempi di reazione, durata, aree
d'impatto, scenari incidentali, ecc.) delle possibili cause di perturbazione nei
confronti delle componenti ambientali e antropiche definite; descrizione dei
sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi); eventuali
predisposizioni per situazioni di emergenza;
tipo e durata prevedibile degli
eventuali lavori di smantellamento, con indicazione di eventuali residui
aeriformi, liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di
riutilizzo dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti
esistenti; piani di bonifica e di risanamento, progetto di ripristino dei siti;
piano di inserimento ambientale;
piani di bonifica, risanamento e
ripristino con riferimento alla fase di messa in opera e di smantellamento;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti
con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
contributi all'inquinamento
atmosferico locale e regionale anche attraverso processi evaporativi e diffusivi
(polveri,...);
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
di scorrimento superficiale o da rotture accidentali delle strutture di
contenimento impatti legati al traffico indotto (inquinamento atmosferico al
suolo, rumore, fattori di rischio);
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di contenimento dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste;
impatti collegati alla eventuale
esigenza di stabilire vincoli specifici nell'ambito degli strumenti di
pianificazione dell'uso del territorio circostante l'insediamento;
indagine sulla vulnerabilità degli
acquiferi all'inquinamento.
6. Impianti di gassificazione e
liquefazione.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di
settore e di area, quali ad esempio: le direttive in materia di mercato interno
dell'energia elettrica e successive determinazioni a livello nazionale, la
direttiva comunitaria sul mercato comunitario del gas naturale, il protocollo di
Montreal per la progressiva eliminazione della produzione di composti che
danneggiano la fascia stratosferica di ozono, la convenzione quadro sui
cambiamenti climatici e conseguenti piani nazionali di contenimento delle
emissioni, la convenzione di Ginevra sull'inquinamento atmosferico
transfrontaliero a lunga distanza e suoi protocolli attuativi;
piani energetici nazionale e
regionale;
piani regionali e provinciali dei
rifiuti;
piani generale dei trasporti di cui
al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 1986;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale;
piani d'area regionali per aree ad
elevata concentrazione di attività industriali a rischio di incidente rilevanti;
piani territoriali e paesistici o
piani urbanistico-territoriali; piani di bacino ai sensi della legge n.
183/1989, piani per le attività industriali;
strumenti urbanistici locali;
eventuali altri strumenti di
programmazione e di finanziamento;
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni, anche di carattere locale, relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione, che si
applicano alle tecnologie impiegate nei processi produttivi o di costruzione,
con riferimento in particolare alla tutela della qualità dell'aria, alla tutela
delle acque, all'utilizzo e trasporto di sostanze infiammabili, esplosive o
tossiche, alla sicurezza degli impianti industriali, allo smaltimento dei
rifiuti, alla prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti ed alla
predisposizione delle relative misure compensative;
criteri e motivazioni delle scelte,
raffrontando e motivando la soluzione prescelta con quelle delle alternative, in
merito alla tecnologia dei sistemi di processo e di stoccaggio dei combustibili,
materie prime, prodotti e sottoprodotti e rifiuti; dei sistemi di abbattimento
delle emissioni inquinanti in atmosfera e di trattamento degli effluenti
liquidi, modalità e destinazione dei rifiuti solidi e dei sottoprodotti; delle
alternative e scelte di recupero e riciclaggio dei sottoprodotti e/o dei rifiuti
al fine di ridurre al massimo possibile lo smaltimento;
descrizione dei sistemi produttivi e
di processo con indicazione delle quantità e caratteristiche chimico-fisiche
delle materie prime utilizzate e dei prodotti finali ed intermedi;
criteri e modalità per lo stoccaggio
e la gestione dei combustibili (abbattimento polveri e microinquinanti);
descrizioni delle condizioni
operative delle fasi di processo rilevanti dei sistemi destinati alla
prevenzione delle varie forme di inquinamento (abbattimento delle emissioni di
inquinanti dell'aria, depurazione degli effluenti liquidi, trattamento e
smaltimento dei rifiuti solidi, riduzione di rumori, vibrazioni, odori, ecc.) e
dei sistemi di monitoraggio;
descrizione analitica delle opere
necessarie per la realizzazione dei terminali (es. dragaggi dei fondali marini,
smaltimento dei relativi materiali di risulta, ecc.);
descrizione delle infrastrutture
civili e di trasporto e stoccaggio di materiali di processo o di servizio
(terminali portuali, stradali e ferroviari, depositi, oleodotti, gasdotti ed
elettrodotti, inclusi i terminali);
descrizione del consumo o utilizzo
di materie prime e di risorse naturali con particolare riguardo alla descrizione
dei criteri per la minimizzazione della sottrazione di acque di superficie o di
falda, mediante confronto tra scelte progettuali alternative con specifica
individuazione delle possibilità di massimizzare il ricircolo all'interno del
processo;
documentazione in cui, sulla base di
valutazioni ingegneristiche, siano riportati: a) i calcoli relativi ai
rendimenti termici, congruenti con i valori garantiti dai fornitori di
apparecchiature di processo, per ogni tipologia di combustibile di partenza; b)
bilanci di materia e di energia globali, a carico minimo e di progetto; c)
bilanci di materia e di energia specifici per le unità di trattamento gas e di
trattamento dei rifiuti (liquidi e solidi);
caratteristiche e quantità emissioni
in atmosfera e effluenti liquidi;
analisi dei possibili
malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di
carattere ambientale e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e
nocive, tossiche e/o infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, rilasci di
radioattività, esplosioni e incendi, interruzioni di attività, ecc.), incidenti
durante la movimentazione di pericolosi, con individuazione in termini
quantitativi (quantità, tassi di fuga, tempi di reazione, durata, aree
d'impatto, scenari incidentali, ecc.) delle possibili cause di perturbazione nei
confronti delle componenti ambientali e antropiche definite; descrizione dei
sistemi preventivi e protettivi (interventi attivi e/o passivi); eventuali
predisposizioni per situazioni di emergenza;
tipo e durata prevedibile degli
eventuali lavori di smantellamento, con indicazione di eventuali residui
atmosferici liquidi o solidi prodotti; descrizione di eventuali possibilità di
riutilizzo dell'impianto per altre finalità; trasformazione degli impianti
esistenti; piani di bonifica e risanamento; recupero a fini naturalistici;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti
con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
contributi all'inquinamento
atmosferico locale e regionale;
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
usate;
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
di scorrimento superficiale;
impatti legati alla diffusione di
sostanze pericolose nelle diverse matrici ambientali (aria, acqua, suolo,
biosfera);
impatti connessi allo smaltimento
dei rifiuti di vario tipo;
impatti legati alla produzione di
rumori da parte delle attività previste sul sito;
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di contenimento dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste;
impatti collegati alla eventuale
esigenza di stabilire vincoli specifici nell'ambito degli strumenti di
pianificazione dell'uso del territorio circostante l'insediamento.
7. Impianti destinati al trattamento
di combustibili nucleari irradiati, alla produzione o all'arricchimento di
combustibili nucleari, al trattamento di combustibile nucleare irradiato o
residui altamente radioattivi.
Per quanto attiene al quadro di
riferimento programmatico la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione:
piani dei trasporti;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici o piani
urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n. 183/1989,
piani per le attività industriali;
strumenti urbanistici locali;
piani di bonifica e recupero del
territorio a valle dello smantellamento dell'impianto;
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni anche di carattere locale relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione che si
applicano alle tecnologie impiegate nei processi utilizzati, con riferimento in
particolare alla tutela della qualità dell'aria, alla tutela delle acque, dalle
radiazioni ionizzanti, all'utilizzo di sostanze infiammabili, esplosive o
tossiche, alla sicurezza degli impianti, allo smaltimento dei rifiuti;
i sistemi di processo con
indicazioni delle quantità e caratteristiche chimico fisiche e radiologiche del
combustibile o dei rifiuti trattati;
descrizione dell'impianto, con
particolare riferimento ai sistemi di contenimento della radioattività e delle
sostanze pericolose, ai sistemi di trattamento degli effluenti liquidi e
gassosi;
normativa di riferimento nella
progettazione e nella costruzione dell'impianto;
stima dei rifiuti prodotti
nell'esercizio dell'impianto (quantità, caratteristiche) loro gestione
(catalogazione secondo procedure di garanzia di qualità, stoccaggio,
trattamento, ecc. ) e destinazione;
durata della fase di cantiere e
della fase di esercizio;
modalità di trasporto del
combustibile e dei rifiuti;
descrizione della fase di cantiere
(scavi, costruzione, trasporto degli inerti e dei materiali di risulta, uso
delle acque superficiali, ecc.);
stime e caratteristiche dei rilasci
liquidi e gassosi in condizioni di normale esercizio e loro apporzionamento con
le previste formule di scarico autorizzate preventivamente;
infrastrutture di servizio;
sistemi di movimentazione;
ogni altra informazione specifica
relativa a particolari tecnologie impiegate;
consumi energetici previsti nella
fase di cantiere e nella fase di esercizio;
descrizione del consumo e utilizzo
di materie prime o risorse naturali nella fase di costruzione;
analisi degli incidenti di area
(esplosioni, incendi, escursioni di criticità, ecc.), degli incidenti durante il
trasporto, degli eventi esterni (sisma, tromba d'aria, inondazione, caduta
d'aereo) e dei possibili malfunzionamenti di sistemi con possibili ripercussioni
sull'ambiente e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti, nocive,
tossiche, radioattive sia nel suolo che nell'atmosfera o nei corpi idrici),
individuazione in termini quantitativi (quantità, tassi di fuga, durate, ecc.)
delle possibili cause di perturbazione e delle conseguenze nei confronti delle
componenti ambientali definite; descrizione dei sistemi di prevenzione e di
intervento attivi e/o passivi;
procedure di attivazione, intervento
ecc. e interventi delle amministrazioni a vario titolo preposte in caso di
emergenza (piano coordinato di intervento o piano di emergenza);
sistemi di monitoraggio del suolo,
dell'aria e dell'acqua convenzionale e radiometrico;
organizzazione e formazione del
personale per la gestione, il controllo e l'intervento nelle situazioni
eccezionali;
strategia di disattivazione
dell'impianto a fine esercizio (durata, tipologia dei lavori, effluenti liquidi
e aeriformi, materiale inerte di risulta, quantità e destinazione, rifiuti
radioattivi prodotti, caratteristiche, classificazione, quantità, catalogazione
e destinazione, criteri di radioprotezione, soglie di attività e controlli
finali per il rilascio del sito);
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti
con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
aspetti di salute pubblica e di
difesa dalle radiazioni ionizzanti, valutazione dei rilasci di sostanze
radioattive e di altre tossiche in condizioni normali e di incidente,
individuazione delle vie critiche e dei gruppi critici, valutazione delle dosi
sulla popolazione;
impatto radioecologico;
alterazione della qualità
dell'acqua, riguardo agli aspetti chimico fisici e biologici, in relazione agli
scarichi e ai prelievi idrici;
impatto da rumore e da vibrazioni in
fase di costruzione e di disattivazione;
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di contenimento dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste;
indagine sulla vulnerabilità degli
acquiferi all'inquinamento.
8. Impianti destinati allo
stoccaggio (previsto per più di dieci anni) di combustibile nucleare irradiato o
residui radioattivi e/o alla raccolta e il trattamento dei residui radioattivi,
in un sito diverso da quello di produzione.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione:
pianificazione di settore;
piani dei trasporti;
piani regionali per la salvaguardia
e il risanamento ambientale, piani territoriali e paesistici o piani
urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n. 183/1989,
piani per le attività industriali;
strumenti urbanistici locali;
piani di risanamento ambientale (per
la disattivazione dell'impianto);
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
modalità e scelte tecnologiche per
il rispetto delle norme e disposizioni anche di carattere locale relative alla
salvaguardia e tutela dell'ambiente e alla salute della popolazione che si
applicano nella fase di costruzione, nell'esercizio e nella disattivazione
dell'impianto nonchè nel trasporto del combustibile irradiato o dei residui
radioattivi;
procedure di garanzia della qualità
impiegate nella caratterizzazione e nella registrazione dei rifiuti radioattivi
e del combustibile irraggiato;
descrizione delle caratteristiche
del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi che verranno stoccati e
relative modalità di registrazione e catalogazione;
descrizione dei rifiuti radioattivi
che verranno trattati;
quantità annue e totali di
combustibile irraggiato e di rifiuti radioattivi che verranno stoccati;
quantità annue e totali dei rifiuti
radioattivi che verranno trattati;
durata della fase di cantiere e
della fase di esercizio;
criteri di scelta in merito alla
tecnologia di stoccaggio adottata per il combustibile e per i rifiuti;
criteri di scelta e descrizione dei
processi di trattamento dei rifiuti;
modalità di trasporto del
combustibile e dei rifiuti;
normativa di riferimento nella
progettazione e nella costruzione dell'impianto;
descrizione della fase di cantiere
(scavi, costruzione, trasporto degli inerti e dei materiali di risulta, uso
delle acque superficiali, ecc.);
descrizione dell'impianto con
particolare riferimento ai sistemi di sicurezza, di controllo, di contenimento
della radioattività e di abbattimento degli inquinanti negli effluenti gassosi e
liquidi periodo temporale, oltre il periodo di vita utile dell'impianto, assunto
come margine di sicurezza nella progettazione delle barriere di contenimento e
nella individuazione degli eventi eccezionali di riferimento;
stime e caratteristiche dei rilasci
liquidi e gassosi in condizioni di normale esercizio e loro apporzionamento con
le previste formule di scarico autorizzate preventivamente;
stima dei rifiuti prodotti
nell'esercizio del deposito, loro gestione e destinazione;
infrastrutture di servizio;
sistemi di movimentazione;
ogni altra informazione specifica
relativa a particolari tecnologie impiegate;
consumi energetici previsti nella
fase di cantiere e nella fase di esercizio;
descrizione del consumo e utilizzo
di materie prime o risorse naturali nella fase di costruzione;
analisi degli incidenti di area
(esplosioni, incendi, escursioni di criticità, ecc.), degli incidenti durante il
trasporto, degli eventi esterni (sisma, tromba d'aria, inondazione, ecc.) e dei
possibili malfunzionamenti di sistemi con possibili ripercussioni sull'ambiente
e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti, nocive, tossiche,
radioattive sia nel suolo che nell'atmosfera o nei corpi idrici), individuazione
in termini quantitativi (quantità, tassi di fuga, durate, ecc.) delle possibili
cause di perturbazione e delle conseguenze nei confronti delle componenti
ambientali definite; descrizione dei sistemi di prevenzione e di intervento
attivi e/o passivi;
procedure di attivazione, intervento
ecc. e interventi delle amministrazioni a vario titolo preposte in caso di
emergenza (piano coordinato di intervento o piano di emergenza);
sistemi di monitoraggio del suolo,
dell'aria e dell'acqua convenzionale e radiometrico;
organizzazione e formazione del
personale per la gestione, il controllo e l'intervento nelle situazioni
eccezionali;
strategia di disattivazione
dell'impianto a fine esercizio (durata, tipologia dei lavori, effluenti liquidi
e aeriformi, materiale inerte di risulta, quantità e destinazione, rifiuti
radioattivi prodotti, caratteristiche, classificazione, quantità, catalogazione
e destinazione, criteri di radioprotezione, soglie di attività e controlli
finali per il rilascio del sito;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale, nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti
con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
aspetti di salute pubblica e di
difesa dalle radiazioni ionizzanti, valutazione dei rilasci di sostanze
radioattive e di altre tossiche in condizioni normali e di incidente,
individuazione delle vie critiche e dei gruppi critici, valutazione delle dosi
alla popolazione;
impatto radioecologico;
alterazione della qualità dell'aria
in relazione alle emissioni nella fase di costruzione, di esercizio e di
disattivazione;
impatto da rumore e da vibrazioni in
fase di costruzione e di disattivazione;
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di contenimento dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste;
indagine sulla vulnerabilità degli
acquiferi all'inquinamento.
9. Attività minerarie per la
ricerca, la coltivazione ed il trattamento minerallurgico delle sostanze
minerali di miniera ai sensi dell'articolo 2, del regio decreto n. 1443 del 29
luglio 1927, e successive modifiche ivi comprese le pertinenziali discariche di
residui derivanti dalle medesime attività ed alle relative lavorazioni, i cui
lavori interessino direttamente aree di superficie complessiva superiore a 20
ettari.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento programmatico, la descrizione del progetto dovrà indicare le
relazioni di esso con i seguenti atti di programmazione e di pianificazione di
settore e di area:
piani nazionali di settore;
eventuali altri strumenti di
programmazione e finanziamento;
piani regionali e provinciali dei
trasporti;
piani regionali e provinciali per la
salvaguardia e il risanamento ambientale;
piani territoriali e paesistici o
piani urbanistico-territoriali, piani di bacino ai sensi della legge n.
183/1989;
piani per le attività industriali;
strumenti urbanistici locali;
eventuali vincoli ai sensi delle
leggi n. 1089/1939, n. 1497/1939, n. 431/1985.
Per quanto attiene il quadro di
riferimento progettuale si descriveranno:
le caratteristiche fisiche
dell'insieme del progetto e delle esigenze di utilizzazione del suolo, durante
le fasi di cantierizzazione e di funzionamento;
le principali caratteristiche dei
processi produttivi, con l'indicazione delle caratteristiche chimico-fisiche e
delle quantità dei materiali per i quali è predisposto l'impianto;
criteri delle scelte, raffrontando e
motivando la soluzione prescelta con quelle delle alternative, con riferimento
alle norme e disposizioni vigenti ed eventuali norme tecniche di settore, in
merito a: a) tecnologie utilizzate per la ricerca, la coltivazione ed il
trattamento minerallurgico; b) sistemi di contenimento ed abbattimento degli
inquinanti nelle immissioni in atmosfera e negli affluenti liquidi; c) sistemi
di trattamento, condizionamento e smaltimento dei rifiuti solidi e dei
sottoprodotti e del loro recupero o riciclaggio;
il consumo o utilizzo di materie
prime e di risorse naturali;
valutazione del tipo e della
quantità dei residui e delle emissioni previste (inquinamento dell'acqua,
dell'aria e del suolo, rumore, vibrazioni, luce, calore, radiazioni ecc.)
risultanti dall'attività di ricerca, coltivazione e trattamento minerallurgico;
le infrastrutture di trasporto;
analisi dei possibili
malfunzionamenti di sistemi e/o processi con possibili ripercussioni di
carattere ambientale e sull'uomo (rilasci incontrollati di sostanze inquinanti e
nocive sul suolo, infiammabili in atmosfera o in corpi idrici, esplosioni ed
incendi, interruzioni di attività, ecc.), descrizione dei sistemi preventivi,
eventuali predisposizioni per situazioni di emergenza;
tipo e durata di eventuali lavori di
smantellamento con una descrizione di possibilità di riutilizzo di impianti per
altre finalità e piani di bonifica e di risanamento, progetto di ripristino dei
siti;
individuazione della qualità e, ove
possibile, quantità, dei materiali da smaltire in discarica, localizzando di
massima le stesse e prevedendo le modalità tecniche cui dovrà attenersi
l'appaltatore per la loro sistemazione;
descrizione delle misure atte a
minimizzare il rischio di inquinamento nel corpo idrico e nell'ambiente
atmosferico, derivante dai bacini di decantazione e dalle aree di deposito
sterili o di sedimentazione;
disponibilità per interventi di
riequilibrio delle funzioni naturali;
eventuale disponibilità ad adottare
strumenti volontari di gestione ambientale previsti dalla normativa comunitaria.
Per quanto concerne il quadro di
riferimento ambientale si dovranno descrivere e stimare gli effetti
sull'ambiente, dovuti alla realizzazione, esercizio ed eventuale smantellamento
dell'opera o intervento, con riferimento agli elementi evidenziati nel quadro di
riferimento programmatico e progettuale nonchè ai componenti e fattori di cui
agli allegati I e II del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27
dicembre 1988.
In particolare dovranno essere
approfonditi, quantificati, ove possibile mediante l'uso di modelli, e descritti
con carte tematiche specifiche, i seguenti aspetti:
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
usate;
potenziale inquinamento di acque
superficiali e/o sotterranee provocati dall'inadeguato smaltimento delle acque
di scorrimento superficiale;
impatti legati alla diffusione di
sostanze pericolose nelle diverse matrici ambientali (aria, acqua, suolo,
biosfera);
impatti connessi allo smaltimento
dei rifiuti di vario tipo;
impatti legati alla produzione di
rumori e di vibrazioni da parte delle attività (uso di esplosivi ecc.) previste
sul sito, nonchè sulle infrastrutture e centri abitati presenti nell'area
circostante;
frammentazione significativa
dell'ambiente attraversato, con potenziale pregiudizio degli assetti
ecosistemici, fruitivi;
impatti legati al traffico indotto
(inquinamento atmosferico al suolo, rumore, fattori di rischio);
alterazioni dei flussi idrici
superficiali o sotterranei;
potenziali induzioni di rischi
idrogeologici legati all'alterazione dell'assetto dei suoli;
consumi di habitat per specie
vegetali o animali protette, interessate dai potenziali effetti ambientali del
progetto;
impatti legati a nuovi significativi
ingombri nel paesaggio fisico e culturale;
impatti di varia natura collegati
alle nuove infrastrutture e reti tecnologiche finalizzate o funzionali alla
realizzazione e all'esercizio, ed alla interazione con altri progetti o opere
esistenti;
misure di corretto inserimento nel
paesaggio e nell'ecosistema, attraverso l'uso preferenziale di ecosistemi-filtro
e di tecniche di ingegneria naturalistica;
misure di contenimento dei possibili
impatti connessi alle emissioni di sostanze inquinanti, in relazione alla
prevedibile gravità delle conseguenze in termini di rischio ambientale e di
effetti sulla salute umana;
misure di compensazione e ripristino
dei siti;
misure di monitoraggio e procedure
di controllo previste;
indagine sulla vulnerabilità degli acquiferi all'inquinamento.
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