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Decreto 22 dicembre 2004
Ministero della Salute. Disciplina concernente le deroghe alle caratteristiche di qualitą delle acque destinate al consumo umano che possono essere disposte dalle regioni e dalle province autonome.
(GU n. 34 del 11-2-2005)
IL MINISTRO DELLA SALUTE
di concerto con
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
Visto l'art. 13 del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, attuazione della
direttiva 98/83/CE relativa alla qualita' delle acque destinate al consumo
umano, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana n. 52 del 3 marzo 2001;
Visti i decreti interministeriali 23 dicembre 2003 del Ministro della salute di
concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio,
concernente le deroghe alle caratteristiche di qualita' delle acque destinate al
consumo umano per le regioni Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia,
Toscana, Puglia e le province autonome di Bolzano e Trento;
Visti i decreti interministeriali 13 agosto 2004 del Ministro della salute di
concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio,
concernente le deroghe alle caratteristiche di qualita' delle acque destinate al
consumo umano per le regioni Piemonte, Sardegna e Marche;
Viste le normativate richieste delle regioni e province autonome;
Sentito il Consiglio superiore di sanita' che si e' espresso in data 14 dicembre
2004;
Decreta:
Art. 1.
1. Le regioni e province autonome che entro il 31 gennaio 2005 abbiano fatto o
facciano regolare e motivata richiesta al Ministero della salute ed al Ministero
dell'ambiente e tutela del territorio, possono stabilire il rinnovo delle
deroghe ai valori di parametro fissati nell'allegato I, parte B, del decreto
legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, gią concesse per i parametri Boro, Arsenico,
Fluoro, Vanadio, Selenio, Nichel, Cloriti e Trialometani entro i seguenti Valori
Massimi Ammissibili (VMA):
Boro 3 mg/l;
Arsenico 50 (micro)g/l;
Fluoro 2,5 mg/l;
Vanadio 160 (micro)g/l;
Selenio 20 (micro)g//l;
Nichel 50 (micro)g/l;
Cloriti 1,3 mg/l;
Trialometani 80 (micro)g/l.
2. I suddetti VMA possono essere concessi fino al 31 dicembre 2005.
3. Tali VMA possono essere oggetto di immediata revisione a fronte di evidenze
scientifiche pił conservative.
4. Sono escluse dai procedimenti di deroga e sono comunque obbligate al rispetto
dei limiti previsti dalla normativa le industrie alimentari ad eccezione di
quelle di tipo artigianale con distribuzione del prodotto in ambito locale. Si
rimanda alle Autoritą regionali e provinciali la valutazione di ulteriori
esclusioni e/o limitazioni temporali.
5. Le regioni e province autonome che si avvarranno della facoltą di deroga
dovranno presentare, entro il 30 settembre 2005, una documentazione completa e
dettagliata relativamente:
a) allo stato di avanzamento degli interventi posti in atto per rientrare nei
limiti richiesti dalla normativa vigente;
b) ai provvedimenti per la copertura finanziaria degli interventi;
c) alle analisi effettuate nel periodo settembre 2004-settembre 2005 relative ai
parametri per i quali e' stata richiesta la deroga;
d) ai provvedimenti di risanamento ambientale gią realizzati e quelli in
programmazione nel caso in cui la deroga sia richiesta per motivi collegati alla
situazione ambientale;
e) alle attivitą realizzate ai fini dell'informazione alla popolazione
interessata dal problema, in attuazione al disposto di cui al decreto
legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, art. 13, comma 11, specifico riferimento
all'uso razionale di eventuali prodotti integratori.
Art. 2.
1. Fermo restando il valore massimo ammissibile di cui all'art. 1 del presente
decreto, nell'esercizio dei poteri di deroga di cui all'art. 13 del decreto
legislativo 2 febbraio 2001, n. 31, l'Autorita' regionale e' tenuta, in
relazione alle specifiche situazioni locali, ad adottare il valore che assicuri
l'erogazione di acqua della migliore qualitą possibile.
Art. 3.
1. Il provvedimento di deroga ed i relativi piani di intervento sono trasmessi
nel rispetto delle modalitą previste dall'art. 13, comma 8, del decreto
legislativo 2 febbraio 2001, n. 31.
2. Il Ministero della salute ed il Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio effettuano, congiuntamente, una valutazione trimestrale, sulla base
della documentazione trasmessa dalla regione, dello stato di attuazione degli
interventi, anche con l'eventuale effettuazione di sopralluoghi.
Il presente decreto entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 22 dicembre 2004
Il Ministro della salute
Sirchia
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
Matteoli