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Decreto 12 aprile 2002

 

Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile - Rimodulazione del programma di cui all'ordinanza n. 2621 del 1 luglio 1997 "Interventi per fronteggiare situazioni di emergenza e risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici ed alla salvaguardia delle coste nelle regioni Basilicata, Molise, Sardegna e Sicilia".

 

(Pubblicato su GU n. 91 del 18-4-2002)

 

Il Ministro dell'Interno

Delegato per il coordinamento della protezione civile

 

 Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;

 Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, recante "Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attivita' di protezione civile", convertito, con modificazioni, dalla legge n. 401 del 9 novembre 2001;

 Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 settembre 2001, recante la delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di protezione civile al Ministro dell'interno;

 Visto il decreto-legge 26 luglio 1996, n. 393, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 settembre 1996, n. 496;

 Viste le ordinanze del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile n. 2621 del 1 luglio 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 159 del 10 luglio 1997, n. 2630 del 24 luglio 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 175 del 29 luglio 1997, n. 2637 del 12 agosto 1997, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 195 del 22 agosto 1997, n. 2769 del 25 marzo 1998, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 73 del 28 marzo 1998, n. 2878 del 20 ottobre 1998, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 254 del 30 ottobre 1998, concernenti dissesti idrogeologici e salvaguardia delle coste nelle regioni Basilicata, Molise, Sardegna e Sicilia;

 Visto il decreto del Sottosegretario di Stato all'Interno delegato per il coordinamento della protezione civile del 2 agosto 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 184 del 7 agosto 1999, recante "Rimodulazione del programma di cui all'ordinanza n. 2621 del 1 luglio 1997 in materia di "Interventi per fronteggiare situazioni di emergenza e risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici ed alla salvaguardia delle coste nelle regioni Basilicata, Molise, Sardegna e Sicilia";

 Visto il decreto del Sottosegretario di Stato all'Interno delegato per il coordinamento della protezione civile del 13 agosto 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 197 del23 agosto 1999, recante "Integrazioni al decreto 2 agosto 1999 concernente: rimodulazione del programma di cui all'ordinanza n. 2621 del 1 luglio 1997 - Interventi per fronteggiare situazioni di emergenza e risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici ed alla salvaguardia delle coste nelle regioni Basilicata, Molise, Sardegna e Sicilia", nel quale e' previsto l'intervento denominato "Frazione Marina - Opere di difesa, scogliere a mare", nel comune di Joppolo (Vibo Valentia), per un importo di L. 400.000.000, per il quale l'ente attuatore dell'intervento e' stato individuato nella regione Calabria, avvalendosi del Genio civile - Opere marittime di Reggio Calabria;

 Visti i decreti del Ministro dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile del 12 marzo 2001 e del 20 dicembre 2001, di rimodulazione del programma di cui all'ordinanza n. 2621 del 1 luglio 1997, recante "Interventi per fronteggiare situazioni di emergenza e risanamento del suolo connessi a dissesti idrogeologici ed alla salvaguardia delle coste nelle regioni Basilicata, Molise, Sardegna e Sicilia";

 Considerato che nella riunione tenutasi in data 26 febbraio 2001, alla presenza del Sottosegretario ai lavori pubblici, del segretario dell'Autorita' di bacino regionale della Calabria, del dirigente dell'ufficio del Genio civile OO.MM. di Reggio Calabria e del sindaco di Joppolo e' stato concordato che il comune di Joppolo potesse far pervenire al Dipartimento della protezione civile una proposta di intervento per far fronte a situazioni di emergenza legate all'erosione della costa, nei limiti del finanziamento assentito con

ordinanza n. 2621/97;

 Visto quanto espresso dal comitato tecnico amministrativo di cui all'art. 3 dell'ordinanza n. 2621 del 1 luglio 1997, con il voto n. 173 del 22 giugno 2001, con il quale si approva il progetto denominato: "Frazione Marina - Opere di difesa, scogliere a mare", elaborato dal comune di Joppolo, per un importo di L. 400.000.000;

 Vista la nota prot. n. 343 del 30 gennaio 2002, con la quale la regione Calabria esprime parere favorevole in ordine a che l'amministrazione comunale di Joppolo venga designata quale ente attuatore del suddetto intervento;

 

Decreta:

 

Art. 1.

 L'amministrazione comunale di Joppolo (Vibo Valentia) e' designata ente attuatore dell'intervento "Frazione Marina - Opere di difesa, scogliere a mare", compreso nel programma rimodulato dell'ordinanza ministeriale n. 2621 del 1 luglio 1997, in sostituzione della regione Calabria.

 

Art. 2.

 Il comune di Joppolo provvede all'affidamento dei lavori compresi nel progetto approvato dal comitato tecnico amministrativo di cui all'art. 3 dell'ordinanza n. 2621/97, attraverso ogni piu' celere forma e procedura, avvalendosi delle deroghe di cui all'art. 7 della medesima ordinanza, entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto.

 Il mancato rispetto del suddetto termine di affidamento, nonche' di quello previsto nel capitolato speciale d'appalto per l'ultimazione lavori, comporta la revoca del finanziamento concesso.

 Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

 Roma, 12 aprile 2002

Il Ministro: Scajola